Torno al mio caro vecchio blog dopo quasi un mese in cui mi sono divincolata tra i ruoli di massaia, cuoca, casalinga, lavoratrice ed insegnante delle elementari... insomma un mese davvero lungo ed impegnativo che mi ha assorbito completamente, lasciandomi pochissimo spazio per questo hobby.
A fine febbraio stavo cercando una meta "alternativa" per l'estate 2020: programmazione e ricerca sono inevitabilmente sfumate e siccome al momento si può viaggiare solo con la fantasia, o con i ricordi, mi sono decisa a realizzare l'album del nostro viaggio nella Grande Mela.
E' stato un viaggio organizzato nei minimi dettagli, e soprattutto di nascosto, per i 40 anni di mio marito. Con la scusa di un week-end a Londra abbiamo fatto i passaporti (sapete, la Brexit...) e solo 2 giorni prima della partenza, il giorno del suo compleanno, gli ho svelato la sorpresa.
Abbiamo passato i primi giorni perennemente con il naso all'insù, ammaliati dallo sviluppo verticale di questa città caotica ed indescrivibile, ogni grattacielo era una scoperta, uno stile diverso e accattivante, un misto di egocentrismo allo stato puro e di culture completamente diverse che si sono fuse in connessione con il paesaggio.
In una settimana abbiamo girato il più possibile, Time Square, Central Park in bici (e per chi mi conosce.. beh, io non sono capace di andare in bici), a piedi perdendoci, letteralmente, a Little Italy e China Town, in metropolitana raggiungendo Brooklyn e Harlem, su Bus turistici, girando per Midtown e Lower Manhattan, e con una crociera notturna sul fiume Hudson passando dalla statua della Libertà fino a raggiungere il ponte di Williamsburg.
Ogni angolo di New York è da scoprire e ti regala emozioni che non è facile esprimere a parole.
Il vecchio e il nuovo si fondono in un paesaggio unico che in qualsiasi altra città risulterebbe sgradevole, la passeggiata lungo la vecchia ferrovia sopraelevata, High Line ne è la dimostrazione.
La storia, la caduta e la rinascita, colpiscono al cuore, ma i grattacieli del 7 World Trade Center svettano a dimostrare che New York è sempre lei, ferita, ma piena di sé e con la grande capacità di rialzarsi e tornare ad essere il centro del mondo moderno.
Fin qui, più che in un blog di Scrapbooking, sembra di aver letto un post promozionale di viaggi, ma ora arrivo a raccontarvi anche dell'album vero e proprio.
Su un gruppo Facebook, "Le scrappine di Immagine Lab", la Sannissima aveva lanciato, credo nel lontano 2018, una sfida a puntate, in cui mostrava gli step per la realizzazione di quest'album. Lei indicava solo le misure dei singoli pezzi e stava all'occhio delle partecipanti riuscire ad interpretare gli incastri e l'assemblaggio.
Già allora avevo immaginato la destinazione di questo album, avevo acquistato le carte della collezione "Just Landed" di Kaisercraft, un pad 30"x 30" e uno 6"x 6" (si, c'è davvero un mucchio di carta) e studiato ogni singolo dettaglio per renderlo il ricordo del nostro viaggio a New York...
finalmente, complice la quarantena, la voglia di evadere e di viaggiare, ha preso vita con tutte le foto.
Vi lascio un video di tutto l'album, solo così potrete capire cosa si è inventata la Sanna!!
Spero che l'emozione che questa città ci ha regalato sia arrivata anche a voi, tramite le foto,il video e le parole.
Un abbraccio, virtuale, a tutti